Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27909 del 7 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27909PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di resistenza a pubblico ufficiale, di cui agli articoli 110 e 337 c.p., si configura anche nella condotta di colui che, pur non compiendo direttamente atti di violenza, rafforza l'azione offensiva altrui o ne aggrava gli effetti, mettendo in discussione il corretto operato delle forze dell'ordine. A tal fine, non è necessario che l'agente sia stato visto nel momento in cui stava compiendo un atto di violenza, essendo sufficiente che si sia associato ad un gruppo di tifosi, contrastando ripetutamente i pubblici ufficiali e fronteggiandoli in maniera ostile, anche solo brandendo un oggetto come una cinghia, in un atteggiamento palesemente aggressivo. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente escluso dalla Corte di merito sulla base della non particolare tenuità delle condotte caratterizzate dalla partecipazione ad un'iniziativa collettiva di oggettiva gravità, come confermato dal ferimento di numerose persone, parametri considerati dall'articolo 133 c.p. e applicabili anche ai fini dell'operatività dell'articolo 62 bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2019 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Molino Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di appello di Messina confermava la pronuncia di prim…

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