Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13169 del 28 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13169PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere un'autonoma e puntuale analisi critica degli elementi probatori, senza limitarsi ad un'acritica condivisione delle argomentazioni del provvedimento genetico. Tuttavia, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione non può spingersi fino a una rilettura e a una diversa valutazione degli elementi indiziari, quando la motivazione del provvedimento impugnato risulti logica, coerente e adeguatamente argomentata, come nel caso in cui il giudice del merito abbia dato conto in modo analitico e puntuale degli elementi probatori a carico dell'indagato, quali le risultanze delle intercettazioni, della documentazione acquisita e delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, convergenti nel delineare il ruolo apicale dell'indagato all'interno del sodalizio criminale, i suoi specifici compiti organizzativi e gestionali, nonché la sua consapevolezza del collegamento del gruppo con il clan camorristico e della destinazione di parte dei proventi delle truffe a quest'ultimo, ai fini dell'aggravante dell'agevolazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/11/2019 del Tribunale di Napoli, sezione per il riesame.
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/11/2019 il …

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