Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28499 del 20 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28499PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (c.d. DASPO) costituisce una misura di prevenzione personale che può essere disposta dall'autorità di pubblica sicurezza nei confronti di soggetti che abbiano tenuto comportamenti violenti o comunque idonei a turbare l'ordine pubblico in occasione o a causa di competizioni sportive. Qualora il destinatario del DASPO sia già stato in precedenza sottoposto a tale misura, la legge prevede l'applicazione obbligatoria dell'ulteriore obbligo di presentazione periodica presso gli uffici di polizia, per una durata compresa tra i cinque e gli otto anni. Tale automatismo nell'applicazione della misura accessoria non viola i principi costituzionali, in quanto il giudice chiamato a convalidare il provvedimento amministrativo conserva comunque il potere di valutare la sussistenza dei presupposti di legge e la concreta pericolosità sociale del soggetto, senza che sia necessario un accertamento specifico sulla maggiore pericolosità derivante dalla recidiva. Inoltre, il destinatario del DASPO ha la possibilità di chiedere, allo scadere del triennio successivo alla cessazione del divieto, la rimozione degli effetti pregiudizievoli della misura, ove abbia dato prova costante ed effettiva di buona condotta, sicché la presunzione di pericolosità connessa alla recidiva assume carattere meramente relativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 15.3.2017 del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Donatella Galterio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Di Leo Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in data 15.3.2017 il Tribunale di Firenze ha convalidato il decreto …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.