Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13253 del 29 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13253PEN

Massima

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La condotta di un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che, nell'ambito di procedimenti amministrativi finalizzati all'erogazione di contributi pubblici, alteri o integri la documentazione presentata dai richiedenti al fine di consentire l'ammissione al bando di domande irregolari o incomplete, integra il concorso in reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico e distruzione e occultamento di atti veri. Tali condotte, caratterizzate dall'abuso della propria posizione e dalla violazione dei doveri inerenti alla funzione pubblica ricoperta, sono punibili ai sensi degli articoli 640-bis, 479 e 490 del codice penale, a prescindere dalla qualifica rivestita dal pubblico agente, essendo sufficiente che lo stesso abbia concretamente svolto attività qualificabili come pubbliche funzioni. L'esigenza cautelare di cui all'articolo 274, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale sussiste in relazione a tali reati, in ragione del pericolo di reiterazione di condotte analoghe, tenuto conto della posizione di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio ricoperta dall'indagato e della gravità dei fatti contestati, che denotano un abuso della funzione pubblica a fini illeciti. Pertanto, il giudice può disporre nei confronti dell'indagato una misura cautelare interdittiva, quale la sospensione dall'esercizio della professione, ove ritenga che la misura detentiva degli arresti domiciliari risulti eccessiva rispetto all'esigenza cautelare da soddisfare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/07/2022 del TRIB. RIESAME di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO SGUBBI;
udite le conclusioni del PG Dott. MIGNOLO OLGA, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del foro di PALERMO, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Palermo, parzialmente accogliendo la richiesta di riesame …

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