Il beneficio della sospensione condizionale della pena non si applica alle pene irrogate dal giudice di pace, in quanto il legislatore, per i reati di competenza di tale giudice, ha privilegiato il principio dell'effettività della sanzione penale, in coerenza con gli obiettivi della riforma introdotta dal d.lgs. n. 274 del 2000, volti a coniugare la mitezza della pena con la sua effettività. Tale scelta non viola i principi di uguaglianza e di difesa, in quanto rientra nella discrezionalità del legislatore di differenziare il trattamento sanzionatorio per determinate categorie di reati, in ragione di esigenze di politica criminale. Pertanto, il giudice di pace non può applicare il beneficio della sospensione condizionale della pena, dovendo irrogare una sanzione penale effettiva, pur nel rispetto della mitezza della pena prevista per i reati di sua competenza.