Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 630 del 2016

ECLI:IT:TARTOS:2016:630SENT

Massima

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La revoca di una procedura di gara di appalto da parte della stazione appaltante, successivamente all'aggiudicazione definitiva, comporta l'improcedibilità del ricorso proposto dagli aggiudicatari per l'accertamento del silenzio-inadempimento e la condanna alla stipula del contratto, in quanto viene meno l'interesse delle imprese ricorrenti. Tuttavia, la stazione appaltante può essere condannata al pagamento delle spese processuali qualora abbia creato un legittimo affidamento negli aggiudicatari circa l'imminente conclusione della procedura. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la revoca di una procedura di gara da parte della stazione appaltante, successiva all'aggiudicazione definitiva, determina la sopravvenuta carenza di interesse dei ricorrenti e quindi l'improcedibilità del ricorso volto all'accertamento del silenzio-inadempimento e alla condanna alla stipula del contratto. Tuttavia, la stazione appaltante può essere condannata al pagamento delle spese processuali qualora abbia ingenerato un legittimo affidamento negli aggiudicatari circa l'imminente conclusione della procedura. La massima giuridica può essere così formulata: La revoca di una procedura di gara di appalto da parte della stazione appaltante, successiva all'aggiudicazione definitiva, determina la sopravvenuta carenza di interesse dei ricorrenti e quindi l'improcedibilità del ricorso volto all'accertamento del silenzio-inadempimento e alla condanna alla stipula del contratto. Tuttavia, la stazione appaltante può essere condannata al pagamento delle spese processuali qualora abbia ingenerato un legittimo affidamento negli aggiudicatari circa l'imminente conclusione della procedura. La revoca di una gara di appalto successiva all'aggiudicazione definitiva determina l'improcedibilità del ricorso degli aggiudicatari, pur potendo comportare la condanna della stazione appaltante al pagamento delle spese processuali in caso di creazione di un legittimo affidamento.

Sentenza completa

N. 02023/2015
REG.RIC.

N. 00630/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02023/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2023 del 2015, proposto da:
Safital s.r.l. e Fegotto Costruzioni s.a.s. di ((omissis)) & C. in persona dei rispettivi legali rappresentanti in carica, rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R. in Firenze, Via Ricasoli 40;

contro

ANAS s.p.a. in persona del Presidente in carica, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato presso la quale é domiciliata in Firenze, Via degli Arazzieri 4;

per l'accertamento

- del silenzio-inadempimento di ANAS in esito all’intervenuta aggiudicazione definitiva ed ef…

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