Cassazione penale Sez. I sentenza n. 277 del 11 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:277PEN

Massima

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Il dolo omicidiario, nella sua forma di dolo alternativo, sussiste quando l'agente prevede e vuole, con scelta sostanzialmente equipollente, la morte o il grave ferimento della vittima, come desumibile dal tipo di arma utilizzata, dal numero e dalla localizzazione dei colpi inferti, dalle dichiarazioni dell'agente e dal suo comportamento volto a impedire l'intervento di terzi che potessero sottrarre la vittima alla sua furia. In tali casi, la qualificazione giuridica del fatto come tentato omicidio è pienamente legittima, a prescindere dalle conclusioni del consulente medico-legale circa l'effettiva pericolosità delle lesioni, atteso che il dolo omicidiario è compatibile con l'omicidio tentato anche quando l'evento morte non si sia verificato per cause indipendenti dalla volontà dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12586/2007 CORTE APPELLO di TORINO, del 31/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 31 gennaio 2011 la C…

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