Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40641 del 17 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40641PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso l'ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere è dichiarato inammissibile a seguito della rinuncia dello stesso. Tale declaratoria comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, determinata equitativamente in relazione ai profili di colpa emergenti dal ricorso. Il principio di diritto affermato è che la rinuncia al ricorso per cassazione determina l'inammissibilità dello stesso, con le conseguenti statuizioni in ordine alle spese e all'ammenda, le quali devono essere commisurate alle circostanze del caso concreto. La massima esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio giuridico fondamentale desumibile dalla sentenza, evitando riferimenti al caso specifico e utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO G. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 21/11/2011 del tribunale di Firenze;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso; udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

1. (OMISSIS), dopo aver proposto ricorso per cassazi…

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