Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30179 del 9 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30179PEN

Massima

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Il custode di un bene sottoposto a sequestro amministrativo è tenuto a garantirne la custodia diligente e la conservazione, essendo responsabile penalmente per il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro qualora, per negligenza o incuria, consenta la sottrazione del bene da parte di terzi. Tale obbligo di custodia non può essere equiparato all'illecito amministrativo di cui all'art. 213, comma 4, del Codice della Strada, che disciplina la diversa ipotesi del custode che agevoli la circolazione abusiva del veicolo sequestrato, atteso che la condotta contestata al custode attiene alla mancata adeguata custodia del bene, a prescindere dalla sua circolazione. Pertanto, il custode che per negligenza o incuria consenta la sottrazione del bene sottoposto a sequestro amministrativo risponde del reato di cui all'art. 335 c.p., non potendo la sua condotta essere ricondotta all'illecito amministrativo di cui all'art. 213, comma 4, del Codice della Strada.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CAPOZZI Ange - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/10/2018 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANGELO CAPOZZI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. ORSI LUIGI, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Catania, a se…

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