Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37390 del 11 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:37390PEN

Massima

Massima ufficiale
Il fatto di chi, in occasione di un incontro calcistico, sventoli un drappo tricolore recante, nella parte bianca, l'emblema del fascio littorio non dà luogo, mancando la condizione costituita da un pericolo per le istituzioni democratiche, alla configurabilità di alcuno dei reati previsti dalla legge 20 giugno 1952 n. 645 recante attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, ma rientra nelle previsioni dell'art. 2 comma primo, D.L. 26 aprile 1993 n. 122, conv. con modd. in L. 25 giugno 1993 n. 205 che sanziona penalmente chiunque, in pubbliche riunioni, compia manifestazioni esteriori ovvero ostenti emblemi o simboli propri o usuali delle associazioni, movimenti o gruppi di cui all'art. 3 L. 13 ottobre 1975 n. 654, caratterizzati, tra l'altro, dalla diffusione di idee fondate sulla superiorità o sull'odio nazionale ed etnico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCINI Franco - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. CR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/12/2005 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI CLAUDIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso per: rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 4 febbraio 2004, il Giudice della udienza preliminare del Tribunale di Roma ha ritenuto Sp. Cr. r…

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