Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3786 del 27 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3786PEN

Massima

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Il contributo consapevole e non contingente di un soggetto all'attività di un'associazione di tipo mafioso, desumibile da elementi probatori quali intercettazioni e riprese video, integra il reato di cui all'art. 416-bis c.p., a prescindere dalla prova di un ruolo apicale o di una posizione di vertice all'interno dell'organizzazione criminale. In tali casi, la sussistenza delle esigenze cautelari, quali il pericolo di reiterazione del reato e la pericolosità sociale dell'indagato, può essere adeguatamente motivata sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova raccolti, senza che sia necessario dimostrare l'esistenza di specifici fattori di rischio. Il giudice di merito, nel valutare la posizione dell'indagato, è tenuto a esaminare partitamente e con coerenza logica le risultanze probatorie, senza limitarsi a un mero richiamo alle stesse, al fine di motivare in modo esaustivo la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare. L'onere motivazionale non può ritenersi soddisfatto attraverso un generico riferimento alle risultanze investigative, essendo necessaria un'adeguata spiegazione del contributo offerto dall'indagato all'attività dell'associazione mafiosa e della sua consapevolezza di farne parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Libero S. - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. OS. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/07/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha chiesto il rigetto del ricorso Avv. CORMETTA Santo del foro di Cogenza, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 29 luglio 2008, il Tribunale di Catanzaro…

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