Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44095 del 15 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44095PEN

Massima

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Il delitto di falsa testimonianza tutela il normale svolgimento dell'attività giudiziaria, quale bene giuridico protetto, pertanto il soggetto passivo del reato è lo Stato-collettività e non la persona che subisca eventuali danni risarcibili sul piano civilistico, la quale non è legittimata né a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero, né a ricorrere per cassazione avverso la declaratoria di inammissibilità dell'opposizione. La persona che subisce danni risarcibili in sede civile a seguito della falsa testimonianza non riveste la qualifica di persona offesa dal reato, ma soltanto quella di danneggiato, non essendo titolare del diritto di opporsi all'archiviazione né di impugnare il provvedimento che dichiara inammissibile tale opposizione. Il reato di falsa testimonianza, infatti, lede l'interesse pubblico al corretto svolgimento dell'attività giudiziaria, senza che ciò comporti necessariamente la produzione di un danno risarcibile in capo a soggetti privati. Pertanto, solo lo Stato-collettività può essere considerato soggetto passivo del reato, essendo l'unico titolare dell'interesse giuridico tutelato dalla norma incriminatrice. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, si fonda sulla natura pubblica del bene giuridico protetto dalla fattispecie di falsa testimonianza, che trascende la sfera di interessi del singolo individuo per radicarsi nell'esigenza di preservare l'integrità e l'imparzialità del processo, quale fondamentale strumento di attuazione della giustizia. Ne consegue che il danneggiato civilmente, pur potendo agire in sede risarcitoria, non può essere considerato persona offesa dal reato e, pertanto, non è legittimato a partecipare al procedimento penale con poteri di impulso o di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Vi. , nato a (OMESSO);

contro il Decreto del 26 ottobre 2009 emesso dal G.i.p. del Tribunale di Como, nel procedimento a carico di:

LE. Gi. ;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

letta la richiesta del sostituto procuratore generale, Dott. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato con trasmissione degli atti al pubblico ministero; sentita la relazione del consigliere Dott. FIDELBO Giorgio.

RITENUTO IN …

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