Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25528 del 10 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25528PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da una pluralità di elementi convergenti, anche in assenza di specifici riferimenti spazio-temporali, purché la motivazione del provvedimento cautelare sia logica, coerente e adeguatamente giustificata sulla base di riscontri oggettivi. In particolare, la permanenza della condotta associativa può essere dimostrata anche durante i periodi di detenzione dell'indagato, attraverso elementi quali le intercettazioni in carcere delle conversazioni con familiari o affiliati, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia corroborate da riscontri, nonché l'accertamento di condotte finalizzate a mantenere i legami con l'organizzazione criminale. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato alla verifica della manifesta illogicità o contraddittorietà, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, a meno che non emerga un vizio logico-argomentativo che scardinando l'intero impianto motivazionale ne determini l'implosione. Inoltre, il principio del ne bis in idem non è violato quando la contestazione temporale dell'appartenenza associativa, pur riferendosi in parte agli stessi periodi, presenta una diversa delimitazione cronologica rispetto a precedenti procedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SARACO;
lette/sentite le conclusioni del PG SIMONE PERELLI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
L'avvocato (OMISSIS), dopo dibattito, insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza del 12 novembre 2018 oggi impugnata, il Tribunale di Catania in funzione di giudice…

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