Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 759 del 2015

ECLI:IT:TARCT:2015:759SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area è rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione comunale, la quale, nel valutare l'interesse pubblico al corretto e armonico utilizzo del territorio, può legittimamente non accogliere le osservazioni dei privati volte a ottenere una diversa classificazione urbanistica, anche laddove l'area presenti i requisiti tecnici per essere qualificata come zona edificabile. Ciò in quanto l'amministrazione, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati coinvolti, può legittimamente privilegiare l'esigenza di impedire un'ulteriore edificazione al fine di mantenere un equilibrato rapporto tra aree edificate e spazi liberi, senza che tale scelta possa essere censurata in sede giurisdizionale se non nei casi di manifesta illogicità, arbitrarietà o irragionevolezza. Il sindacato del giudice amministrativo è, infatti, limitato alla verifica della correttezza formale e sostanziale dell'azione amministrativa, senza poter sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dell'amministrazione, la quale gode di ampia discrezionalità nella pianificazione urbanistica, potendo anche disattendere le risultanze di una verifica tecnica che accerti la sussistenza dei requisiti per una diversa classificazione, ove ritenga prevalenti altri interessi pubblici. Pertanto, la mera circostanza che una porzione dell'area possieda i parametri dimensionali e di urbanizzazione previsti dalla normativa per essere qualificata come zona edificabile non impone necessariamente all'amministrazione di attribuirle tale destinazione, essendo rimessa alla sua discrezionalità la valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

N. 04756/2004
REG.RIC.

N. 00759/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04756/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4756 del 2004, proposto da:
Tornabene Carmelo, rappresentato e difeso dall'avv. Gaetano Cundari, con domicilio legale presso la Segreteria del T.A.R. per la Sicilia, sezione di Catania in Catania, via Milano, n. 42a;

contro

Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149;
Comune di Acireale (CT), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv.…

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