Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5288 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:5288SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo qualora le opere abusive realizzate siano classificabili come tipologia 1 ai sensi dell'allegato 1 della legge n. 326/2003 e ricadano in aree sottoposte a vincoli paesaggistici, in quanto tali opere non sono suscettibili di sanatoria ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d) della medesima legge, il quale esclude dalla possibilità di condono le opere abusive realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici, ambientali e paesaggistici, in assenza o in difformità del titolo abilitativo e non conformi alle norme urbanistiche. Tale previsione normativa, introdotta dal c.d. "terzo condono edilizio", rappresenta una novità rispetto alle precedenti leggi sul condono, in quanto subordina la sanatoria alla conformità urbanistica delle opere, avvicinandosi così all'istituto dell'accertamento di conformità piuttosto che ai meccanismi previsti dalle precedenti leggi sul condono. Inoltre, la competenza a pronunciarsi sulle domande di condono edilizio è demandata all'ente comunale, senza che sia necessario l'acquisizione del parere della Commissione Edilizia Comunale Integrata o dell'Autorità preposta alla gestione del vincolo paesaggistico, qualora sussistano ragioni ostative al rilascio del titolo edilizio in sanatoria non connesse a valutazioni di compatibilità dell'abuso con il vincolo. Infine, la domanda di restituzione delle somme versate a titolo di oblazione e oneri concessori, in caso di diniego di sanatoria, non rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, bensì nella competenza del giudice ordinario, trattandosi di una fattispecie di ordinario indebito oggettivo.

Sentenza completa

N. 01273/2009
REG.RIC.

N. 05288/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01273/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1273 dell’anno 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con i quali è legalmente domiciliata presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

Comune di Castellammare di Stabia, in persona del Dirigente del Settore Decimo (titolare della legittimità processuale dell’ente, ex art. 58 bis dello Statuto Comunale), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con i quali è legalmente domiciliato presso la Segreteria del T.A.R.;

per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

A) del provvedimento prot. n.…

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