Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45887 del 5 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45887PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutata dal giudice in relazione alla concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato, tenendo conto delle specifiche modalità e circostanze del fatto, della personalità dell'indagato o imputato, nonché dei suoi comportamenti successivi ai fatti contestati. Il giudice di merito deve motivare adeguatamente tale valutazione, senza che il giudice di legittimità possa procedere a un nuovo apprezzamento degli elementi fattuali e probatori, salvo il riscontro di vizi logici o di violazioni di norme di diritto. In particolare, la distanza temporale tra i fatti e il momento della decisione cautelare comporta un rigoroso obbligo di motivazione in ordine all'attualità del pericolo, anche in relazione alla scelta della misura applicata. Inoltre, la sussistenza della circostanza aggravante di agevolazione di associazione di tipo mafioso deve essere adeguatamente motivata sulla base di elementi concreti che dimostrino il contributo fornito dall'indagato all'attività del sodalizio criminoso, anche se in posizione non apicale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco Mar - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - rel. Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/02/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BELLINI UGO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. BALSAMO ANTONIO;
Il Proc. Gen. Dott. BALSAMO Antonio conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Napoli in sede di riesame cautelare, con ordinanza in data 17.2.2017, confermava la ordinanza de lib…

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