Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28181 del 19 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28181PEN

Massima

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Il decreto di sequestro probatorio del denaro costituente corpo del reato deve essere sorretto, a pena di nullità, da idonea motivazione in ordine al nesso di derivazione o di pertinenza tra la somma di denaro e il reato, nonché alla sua rilevanza ai fini dell'accertamento dei fatti. La mera indicazione del carattere "immediatamente intuibile" di tale nesso, senza ulteriori elementi che lo comprovino, e la generica considerazione della potenziale derivazione del denaro dalle condotte di reato, non sono sufficienti a integrare una motivazione adeguata. Anche nel caso di sequestro probatorio del corpo del reato, il provvedimento che dispone la misura reale deve necessariamente indicare, a pena di nullità, la finalità perseguita per l'accertamento dei fatti, salvo il caso in cui tale finalità probatoria sia un connotato ontologico ed immanente del compendio sequestrato, di immediata evidenza desumibile dalla peculiare natura delle cose che lo compongono. Il mancato rispetto di tali requisiti comporta l'annullamento senza rinvio del provvedimento di sequestro nella parte relativa al denaro, con conseguente ordine di restituzione della somma all'avente diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domeni - Presidente

Dott. DI PAOLA S - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna M - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso l'ordinanza del 4/12/2017 del Tribunale de L'Aquila;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiarasi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il Tribunale de L'Aquila, con ordinanza in data 4/12/2017, rigettava l'istanza di riesame pre…

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