Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 983 del 2022

ECLI:IT:TARLT:2022:983SENT

Massima

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La sanzione ripristinatoria edilizia, consistente nell'ordine di demolizione di opere abusive, costituisce un atto vincolato per l'amministrazione, la cui adozione non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico che la sorreggono, né la comparazione di tali ragioni con gli interessi privati coinvolti, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. Ciò in quanto l'esistenza di una situazione di fatto abusiva non può in alcun modo dar luogo a un affidamento tutelabile alla sua conservazione. L'amministrazione, pertanto, non è tenuta ad analizzare in modo analitico tutte le osservazioni formulate dal privato nel corso del procedimento, essendo sufficiente che l'atto conclusivo dia conto dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche posti a base della decisione.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/12/2022

N. 00983/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00339/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 339 del 2013, proposto da Alessandrino Minghella, rappresentato e difeso dall’avv. Adelindo Maragoni, con domicilio eletto presso il suo studio in Terracina (LT), via G. Antonelli 2;

contro

Comune di Terracina, in persona del Sindaco
p.t.
, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

dell’ordinanza n. 19/X del 18 febbraio 2013, notificata il successivo giorno 26, con cui, ai sensi dell’art. 35, d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, è stata ordinata la demolizione dei seguenti manufatti abusivamente eretti su terreno di proprietà comunale situato in località Barchi n. 1…

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