Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3243 del 27 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:3243PEN

Massima

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Il toccamento delle parti intime di una minore da parte di un adulto, anche se avvenuto in un contesto ludico e in presenza di altri familiari, integra il reato di violenza sessuale, in quanto la brevità e la repentinità del gesto, nonché lo stato di ebbrezza dell'autore, escludono che possa trattarsi di un mero fraintendimento da parte della vittima. Il giudice di merito può fondare la propria decisione sulla sola attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, minore di età, senza la necessità di ulteriori riscontri esterni, purché tale valutazione sia compiuta in modo onnicomprensivo, tenendo conto della capacità della minore di recepire, ricordare e riferire in modo coerente gli eventi, nonché del contesto relazionale e familiare in cui si inserisce la vicenda. Il riconoscimento delle attenuanti generiche è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve dare conto degli elementi, anche non espressamente considerati dal legislatore, che possano giustificare, nel caso concreto, un trattamento sanzionatorio più favorevole per l'imputato; tale valutazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/06/2019 della Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria redatta ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23 dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

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