Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6336 del 10 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:6336PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per furto aggravato, afferma che la mancata assunzione di una prova decisiva, quale motivo di impugnazione per cassazione, può essere dedotta solo in relazione ai mezzi di prova di cui sia stata chiesta l'ammissione a norma dell'art. 495 c.p.p., comma 2, e non quando il mezzo di prova sia stato sollecitato dalla parte attraverso l'invito al giudice di merito ad avvalersi dei poteri discrezionali di integrazione probatoria di cui all'art. 507 c.p.p. e da questi sia stato ritenuto non necessario ai fini della decisione. Inoltre, la possibilità di far valere il vizio di motivazione sulla base di "atti del processo specificamente indicati", introdotta dalla L. n. 46/2006, non consente di proporre una diversa valutazione delle prove acquisite o una diversa ricostruzione dei fatti, ma solo di dedurre il c.d. "travisamento della prova", ravvisabile quando il giudice di merito abbia fondato il proprio convincimento su di una prova che non esiste o il cui risultato sia incontestabilmente diverso da quello reale. Infine, le censure di merito, non consentite in sede di legittimità, sono inammissibili, essendo la corte territoriale pervenuta a una corretta individuazione, ai fini della determinazione del trattamento sanzionatorio, della negativa personalità dell'imputato, quale desumibile dalla sua reiterata commissione di reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Bari il 7.6.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), in qualita' sostituto pro…

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