Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36541 del 12 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36541PEN

Massima

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La modifica dell'art. 275 c.p.p., comma 3, operata dal D.L. n. 11/2009, convertito in L. n. 38/2009, che ha esteso la presunzione di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere per determinati reati, tra cui il sequestro di persona, si applica anche ai procedimenti in corso, in quanto disposizione di natura processuale, in assenza di diversa disciplina transitoria. Il giudice, pertanto, è tenuto a sostituire la misura cautelare meno grave, eventualmente adottata in precedenza, con quella carceraria, salvo che non emerga l'insussistenza di esigenze cautelari, essendo tale presunzione di legge superabile solo sulla base di elementi concreti e specifici. La modifica normativa, inoltre, non viola il principio di irretroattività della legge penale sfavorevole di cui all'art. 25, comma 2, Cost., in quanto la disciplina delle misure cautelari, pur avendo rilevanza sostanziale per i suoi effetti sulla libertà personale, è di natura processuale e pertanto soggetta al principio "tempus regit actum".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto ex articolo 311 c.p.p., da:

difensore di Bu. Da. Si. , nato in (OMESSO) e di Si. Jo. Pr. , nato in (OMESSO), imputati del delitto di sequestro di persona, avverso l'ordinanza 13 aprile 2010 del Tribunale del riesame di Milano, che, in accoglimento dell'appello proposto dal Procuratore generale presso la Corte di appello di Milano, contro l'ordinanza 4 marzo 2010 della Corte di appello di Milano (che aveva sostituito la misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari)…

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