Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24365 del 19 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24365PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti può essere affermata sulla base di una ricostruzione logica e coerente dei fatti, fondata sulle dichiarazioni testimoniali degli agenti di polizia che hanno direttamente osservato le condotte illecite degli imputati, anche in assenza di ulteriori riscontri probatori diretti, purché la motivazione della sentenza di condanna sia adeguatamente articolata e non presenti vizi logici o contraddizioni insanabili. Ciò vale anche per la confisca del denaro sequestrato, che può essere ritenuto provento dell'attività di spaccio in assenza di specifiche indicazioni sulle condizioni economiche dell'imputato tali da giustificarne diversamente la provenienza. Il giudizio di legittimità della Corte di Cassazione deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza dell'iter argomentativo seguito dai giudici di merito, senza poter procedere a una nuova valutazione delle risultanze probatorie, salvo i casi di manifesta illogicità o mancanza di motivazione. La mancata indicazione della targa del veicolo degli acquirenti o l'imprecisione nella descrizione dello stato dei luoghi non inficia necessariamente la validità della ricostruzione dei fatti operata dai testimoni, qualora il complessivo quadro probatorio risulti comunque coerente e logicamente argomentato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

imputati Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73;

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catania del 28.4.11;

Sentita la relazione del Cons. Dr. MULLIRI Guicla;

Sentito il P.M., nella persona del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto di entrambi i ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato - Con la decis…

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