Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2154 del 15 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2154PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in concorso con imprenditori privati, crea una stabile organizzazione finalizzata a pilotare sistematicamente le gare d'appalto indette dalla pubblica amministrazione, rivelando informazioni riservate e turbando il regolare svolgimento delle procedure, realizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, quali turbative d'asta, rivelazioni di segreti d'ufficio e corruzione. Tale condotta associativa, caratterizzata da una articolazione di mezzi e da un coordinamento delle attività dei diversi soggetti pubblici e privati coinvolti, volta a favorire l'aggiudicazione degli appalti a ben individuate ditte colluse, integra un programma criminoso unitario, a prescindere dal fatto che il pubblico ufficiale abbia avuto contatti diretti solo con uno degli imprenditori privati, il quale rappresentava l'interfaccia con gli altri. Pertanto, il pubblico ufficiale non risponde di un mero concorso nei singoli episodi di turbativa d'asta, ma del reato associativo, essendo il suo ruolo fondamentale nell'ambito del sodalizio, consistito nell'informare gli imprenditori sulle esigenze dell'amministrazione e sulle modalità di gara, nel concordare con loro gli elenchi delle ditte da invitare e le specifiche tecniche da inserire nei bandi, nonché nell'intervenire fattivamente sull'andamento delle gare, attraverso suggerimenti o interventi resi necessari in presenza di insorte difficoltà. Le fattispecie di rivelazione di segreti d'ufficio e di corruzione non sono assorbite nel reato di turbativa d'asta, in quanto quest'ultimo, essendo un reato contro la pubblica amministrazione commesso da privati, con la possibile concorrenza di un pubblico ufficiale, non presenta un rapporto di specialità con i reati propri del pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. SERPICO Francesc - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Lu., n. a Catanzaro l'(OMESSO);

avverso la sentenza in data 9 marzo 2007 della Corte di appello di Messina;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorse;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso. <…

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