Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39393 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39393PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei reati contestati e la responsabilità degli imputati, deve procedere ad un'attenta e approfondita analisi di tutte le prove acquisite, motivando in maniera esaustiva le proprie conclusioni, in modo da consentire il controllo della correttezza e logicità del ragionamento seguito. Qualora la motivazione risulti carente o contraddittoria in relazione a profili rilevanti ai fini della decisione, il provvedimento è affetto da vizio di motivazione, che ne determina l'annullamento con rinvio ad altro giudice per un nuovo esame. Ciò al fine di garantire il rispetto del principio del giusto processo e del diritto di difesa degli imputati, assicurando che la decisione giudiziaria sia il frutto di un percorso logico-argomentativo coerente e privo di lacune o incongruenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LE. FA., N. IL (OMESSO);

L. I., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/11/2007 TRIBUNALE di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per l'ingiuria rigetto nel resto;
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