Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6460 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:6460SENT

Massima

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Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali può annullare l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, anche in sede di procedimento di condono edilizio, quando risulti un profilo di eccesso di potere, come nel caso di insufficiente istruttoria o motivazione, ovvero di manifesta illogicità, in quanto il potere ministeriale di annullamento è espressione della cogestione dei valori paesistici tra Stato e Regioni e si manifesta mediante provvedimenti di amministrazione attiva, in funzione di gestione e di estrema salvaguardia dei valori paesistici coinvolti. Il divieto di costruzione entro la fascia di rispetto di 150 metri dagli argini dei corsi d'acqua rappresenta un limite inderogabile all'attività edificatoria dei privati, a prescindere dalla natura e dalla tipologia del manufatto, non potendo l'avvenuta edificazione di un'area costituire ragione sufficiente per recedere dall'intento di proteggere i valori estetici o paesaggistici ad essa legati, in quanto l'imposizione del vincolo comporta l'imposizione al proprietario delle cautele e delle opere necessarie proprio in funzione della conservazione del bene e per la cessazione degli usi incompatibili con la conservazione dell'integrità dello stesso. Inoltre, la tutela dei corsi d'acqua ai sensi della legge n. 431 del 1985 e dell'art 146 del d.lgs. n. 490 del 1999, nonché in base all'art 7 della legge regionale n. 24 del 1998 riguarda i fiumi, i torrenti e le acque pubbliche iscritte negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, a prescindere dalla loro effettiva portata idrica.

Sentenza completa

N. 00068/2004
REG.RIC.

N. 06460/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00068/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 68 del 2004, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)), 290;

contro

Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, con domicilio in Roma, via dei Portoghesi 12;
Comune di Roccasecca;

per l'annullamento

- del decreto del 26-9-2003, con il quale è stato annullato il parere favorevole rilasciato dal Comune di Roccasecca il 31-7-2003 sulla istanza di condono presentata dal ricorrente.

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