Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 306 del 2021

ECLI:IT:TARPIE:2021:306SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo proposto per l'annullamento di un provvedimento di diniego di accertamento di conformità e compatibilità paesaggistica deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il ricorrente abbia presentato una nuova domanda di sanatoria, in quanto il venir meno dell'interesse originario alla decisione del ricorso determina l'impossibilità di pronunciare una sentenza di merito. In tali ipotesi, le spese di giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti, in considerazione dell'accordo manifestato dalle stesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse originario alla decisione del ricorso, a seguito della presentazione di una nuova domanda di sanatoria da parte del ricorrente, determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, non consentendo al giudice amministrativo di pronunciarsi nel merito. In tali casi, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in ragione dell'accordo manifestato dalle stesse. La massima giuridica si fonda sull'analisi della sentenza, che evidenzia come il ricorso sia stato dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse a seguito della presentazione di una nuova domanda di sanatoria da parte del ricorrente. Ciò ha determinato l'impossibilità per il giudice amministrativo di pronunciarsi nel merito, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti. La formulazione della massima è al presente indicativo, evita riferimenti al caso specifico e dettagli procedurali, e utilizza un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, risultando autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/03/2021

N. 00306/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01087/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1087 del 2018, proposto da
Immobiliare P44/82 S.S., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis))', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio del primo, in Torino, corso ((omissis)), 23;

contro

Comune di Torino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli uffici dell’avvocatura comunale, in Torino, via Corte D'Appello, 16;

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