Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 2095 del 2012

ECLI:IT:TARTOS:2012:2095SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego di concessione edilizia in sanatoria, motivato per relationem al parere negativo della Commissione Edilizia Integrata circa la compatibilità dell'intervento edilizio abusivo con il vincolo paesaggistico, è legittimo anche in assenza di un'acquisizione diretta di scienza sulla reale situazione dei luoghi, essendo sufficiente la valutazione concreta delle caratteristiche costruttive dell'intervento, come rappresentate nell'istanza di sanatoria, per accertare il grave danno ambientale. La motivazione del parere negativo, pur potendo apparire "stereotipata" per una pluralità di casi, è adeguata laddove evidenzi gli elementi pregiudizievoli del paesaggio riscontrati nell'intervento, senza che rilevi il fatto che il manufatto abusivo non sia più visibile per la presenza di vegetazione o che sia stato oggetto di ulteriori modifiche nelle more del procedimento, in quanto tali circostanze integrerebbero un nuovo abuso edilizio. Il provvedimento di diniego, pertanto, non è viziato da carenza di motivazione né da difetto di istruttoria, essendo sufficiente la valutazione tecnica della Commissione sulla base della documentazione presentata.

Sentenza completa

N. 02131/1996
REG.RIC.

N. 02095/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02131/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2131 del 1996, proposto da:
((omissis)), ora gli eredi, Vando Pecchioli, ((omissis)), ((omissis)), Vilmara Pecchioli, ora eredi ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, corso Italia N. 32;

contro

Comune di Bagno a Ripoli;

per l'annullamento

del provvedimento di diniego di concessione edilizia in sanatoria emesso in data 29.3.1996 (ord. n. 185 del 20/3/1996, protocollo n. 12.6.6) e della consequenziale diffida di demolizione emessa in pari data.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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