Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5226 del 5 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5226PEN

Massima

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Il reato di rapina, in quanto reato plurioffensivo che lede non solo il patrimonio ma anche la libertà e l'integrità fisica e morale della vittima, non consente l'applicazione dell'attenuante del danno di speciale tenuità di cui all'art. 62, n. 4 c.p. quando, alla luce di una valutazione globale del pregiudizio subito dalla parte lesa, il danno non possa essere ritenuto di modesta entità. Inoltre, il delitto di lesioni personali non può essere assorbito nel reato di rapina, in quanto la violenza esercitata, quando eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali, determina il concorso tra i delitti di rapina e di lesioni, con l'aggravante della connessione teleologica, a prescindere dal fatto che reato mezzo e reato fine siano integrati dalla stessa condotta materiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BO. DA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/07/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PRESTIPINO ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 14.7.2008, la Corte di Appello di Napoli confermava…

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