Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Parma sentenza breve n. 219 del 2013

ECLI:IT:TARPR:2013:219SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sgombero di un edificio, adottato dall'autorità comunale a seguito di segnalazioni di pericolo per la pubblica incolumità, può essere legittimamente revocato dall'amministrazione in autotutela, anche in pendenza di un giudizio di impugnazione, qualora all'esito di un supplemento istruttorio emerga l'insussistenza dei presupposti per l'adozione del provvedimento originario. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di sgombero deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta cessazione della materia del contendere, con condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, anche in pendenza di un giudizio, può riesaminare d'ufficio i presupposti di un proprio provvedimento e, ove ne accerti l'insussistenza, revocarlo in autotutela, determinando così la cessazione della materia del contendere nel giudizio di impugnazione. Tale potere di riesame e revoca in autotutela è espressione del principio di buona amministrazione e di tutela dell'interesse pubblico, che impone all'amministrazione di adottare i provvedimenti più adeguati sulla base di un'istruttoria completa e aggiornata, anche in corso di giudizio. La pronuncia di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta cessazione della materia del contendere, con condanna alle spese, costituisce la naturale conseguenza dell'esercizio di tale potere di autotutela da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00141/2013
REG.RIC.

N. 00219/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00141/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

sezione staccata di Parma (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 141 del 2013, proposto da:
Prima S.a.s. di ((omissis)) & C., rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)), in Parma, via ((omissis)) n. 9;

contro

((omissis)), in ersona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)), in Parma, borgo G.Tommasini n. 20;

nei confronti di

((omissis));

per l'annullamento

dell'atto del ((omissis)) prot. 2350, ordinanza n. 19/2013 del 13 marzo 2013, con il qua…

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