Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29857 del 26 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29857PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza può dichiarare inammissibile l'istanza di misure alternative alla detenzione presentata dal detenuto condannato per reato ostativo, qualora questi non abbia dedotto o documentato di essere collaboratore di giustizia ai sensi dell'art. 58-ter dell'Ordinamento Penitenziario, anche in presenza di elementi che potrebbero far ritenere marginale il suo ruolo nell'associazione criminosa e la sua tendenza alla risocializzazione, in quanto la collaborazione con la giustizia costituisce un presupposto inderogabile per l'accesso a tali benefici, salvo i casi di collaborazione impossibile espressamente previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IA. CO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 4643/2010 TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI, del 29/09/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

lette le conclusioni del PG Dott. Tindari Baglione, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con decreto 22/9/10 il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli dichiarava ina…

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