Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28672 del 6 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28672PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di documento di identità previsto dall'art. 497-bis, comma 2, c.p. costituisce una fattispecie autonoma rispetto al mero possesso di documento falso di cui al comma 1, essendo la condotta di contraffazione elemento costitutivo del reato e non mera circostanza aggravante. Nell'applicazione della pena per tale reato, il giudice deve partire dal minimo edittale previsto per la fattispecie meno grave di semplice detenzione del documento falso, aumentandolo di un terzo e non della metà, in assenza di specifiche ragioni di aggravamento derivanti dal gravame del pubblico ministero. La mancata concessione della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivata con il richiamo ai precedenti penali dell'imputato, anche in materia di stupefacenti, che rendono impossibile una prognosi positiva sui suoi futuri comportamenti. Il diritto dell'imputato di conoscere le ragioni della propria condanna è pienamente soddisfatto quando il giudice di appello, in forza dei poteri di cognizione e valutazione del fatto, provvede a redigere anche integralmente la motivazione mancante nella sentenza di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3502/2013 CORTE APPELLO di ROMA, del 15/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Scardaccione Vittorio Eduardo, che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 15.10.2013, la corte di appello di Roma, in parziale riforma della s…

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