Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35934 del 6 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35934PEN

Massima

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Il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere è legittimo quando il giudice, sulla base di elementi obiettivi, quali la reiterazione dei reati di furto e la gravità delle relative modalità esecutive, la negativa personalità dei prevenuti, gravati da precedenti condanne per reati contro il patrimonio, nonché il giudizio severo espresso dal giudice del processo di cognizione, ritenga che le esigenze cautelari già apprezzate al momento dell'adozione del provvedimento genetico non siano mutate, anche a fronte dell'intervenuta assoluzione dal reato associativo, non ritenuta sufficiente a modificare la prognosi di pericolosità. In tali casi, il giudice è tenuto a fornire un percorso argomentativo logico e adeguatamente motivato, senza che possa essere richiesta alla Corte di Cassazione la diretta applicazione di una misura cautelare meno afflittiva, atteso che tale valutazione rientra nella competenza del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. DE. N. IL (OMESSO);

2) MI. ZE. N. IL (OMESSO);

3) JO. NE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 645/2010 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 31/03/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

sentite le conclusioni del PG Dott. DE SANTIS F.: il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Propongono ricorso per cassazione Mi. De. , Mi. Ze.…

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