Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44894 del 5 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44894PEN

Massima

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Il reato di minaccia a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 c.p. richiede che la condotta dell'agente sia dotata di effettiva potenzialità costrittiva, tale da turbare concretamente il pubblico ufficiale nell'assolvimento dei suoi compiti istituzionali. Non integra tale reato la mera reazione genericamente ostile e minacciosa del privato, priva di specifiche prospettazioni di un danno ingiusto idonee a incidere sulla libertà di azione del pubblico ufficiale. Perché sussista il reato è necessario che la condotta dell'agente sia oggettivamente idonea a coartare la volontà del pubblico ufficiale, non essendo sufficiente una reazione meramente verbale, anche se esasperata ed ingiuriosa, che non sia accompagnata da una minaccia concreta e credibile. La valutazione dell'idoneità della minaccia deve essere effettuata in base a un giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive del fatto, senza che assuma rilievo l'impossibilità di realizzare il male prospettato, a meno che questa non tolga al fatto qualsiasi parvenza di serietà. Inoltre, la configurabilità del reato di minaccia a pubblico ufficiale non può essere desunta dalla mera contestualità di condotte minacciose e ingiuriose, occorrendo che le stesse siano dotate di una intrinseca capacità costrittiva, tale da turbare concretamente il pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/10/2018 della Corte d'appello di Palermo;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Silvia Giorgi;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CESQUI Elisabetta, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso proposto da (OMISSIS) e la declaratoria di prescrizione quan…

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