Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11992 del 21 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11992PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di autoveicoli si configura quando sussiste un vincolo associativo continuativo tra tre o più persone, diretto alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, attraverso la predisposizione comune dei mezzi necessari e la permanente consapevolezza di ciascun partecipe di far parte del sodalizio e di essere disponibile ad attuarne il programma criminoso. Tale vincolo associativo può essere desunto anche da un periodo di attività limitato, purché dagli elementi acquisiti emerga l'esistenza di un sistema collaudato al quale gli agenti abbiano fatto riferimento, anche in modo implicito. La partecipazione al sodalizio criminoso può essere provata attraverso una pluralità di elementi indiziari, quali i contatti tra gli imputati, la disponibilità di mezzi e veicoli per la commissione dei reati, il metodo di esecuzione dei furti, la divisione dei compiti e la scelta predeterminata degli obiettivi e degli orari notturni di azione. La determinazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, che la esercita in aderenza ai principi enunciati negli articoli 132 e 133 c.p., senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, se non in caso di mero arbitrio o di ragionamento illogico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/01/2021 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CERONI FRANCESCA;
Il P.G. conclude per l'inammissibilita' e, in subordine, per il rigetto del ricorso;
udito il difensore:
Il difensore del ricorrente, l'avvocato (OMIS…

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