Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17569 del 9 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17569PEN

Massima

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Il reato di sequestro di persona è assorbito in quello di rapina aggravata quando la violenza usata per il sequestro si identifica e si esaurisce con il mezzo immediato di esecuzione della rapina stessa, ma non quando la privazione della libertà precede l'attuazione della rapina con carattere di reato autonomo, anche se finalisticamente collegato, o ne segue l'attuazione per un tempo non strettamente necessario alla consumazione. Pertanto, il concorso tra i due reati sussiste quando la privazione della libertà personale non si esaurisce in una mera modalità esecutiva della rapina, ma ne segue la consumazione per un tempo apprezzabile. Inoltre, il giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale può ritenere l'equivalenza tra le stesse, anziché la prevalenza delle attenuanti, qualora ritenga tale soluzione più idonea a realizzare l'adeguatezza della pena irrogata in concreto, senza che ciò comporti un obbligo di specifica motivazione, specie quando la pena sia prossima al minimo edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/12/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere COSCIONI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PRATOLA GIANLUIGI, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano, con sentenza del 4 dicembre 2018, confermava la sentenza …

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