Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20848 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20848PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'ammissibilità di una misura alternativa alla detenzione, deve effettuare una prognosi positiva di reinserimento sociale del condannato, tenendo conto non solo della gravità del reato commesso e dei precedenti penali, ma anche della condotta tenuta durante l'esecuzione di eventuali misure alternative già concesse, nonché dei risultati dell'indagine socio-familiare svolta dalle strutture di osservazione. Ove emergano gravi violazioni degli obblighi inerenti alla misura alternativa, come il mantenimento di sistemi di videosorveglianza abusivi o il rifiuto di sottoporsi ai controlli, il giudice può legittimamente ritenere sussistente il rischio di recidiva e la pericolosità sociale del condannato, giustificando il rigetto della richiesta di applicazione di una nuova misura alternativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. LANNA A.Valerio - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/06/2022 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
lette/sentito le conclusioni del PG.
Il Procuratore generale, Ettore Pedi'cini, chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), ricorre avverso l'ordinanza del 22 giugno 2022 del Tribunale di sorveglianza di Catania, che ha rigettato la richiesta di applicazione delle misure al…

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