La revoca della concessione di un posteggio in un mercato pubblico per motivi di interesse pubblico, consistenti nella necessità di assicurare il normale deflusso delle persone dal mercato, è legittima anche se comporta lo spostamento del posteggio in una posizione meno favorevole sotto il profilo commerciale per l'operatore, purché l'amministrazione gli assegni un posteggio equivalente, non di superficie inferiore, possibilmente in conformità alle sue scelte, nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche e di sicurezza. L'interesse pubblico alla libera circolazione delle persone prevale sull'interesse privato dell'operatore a mantenere la posizione originaria del posteggio, pur se più vantaggiosa sotto il profilo commerciale. L'amministrazione, nel bilanciare gli interessi in gioco, non è tenuta a garantire all'operatore l'identità dei guadagni conseguibili, essendo sufficiente l'equivalenza del nuovo posteggio sotto il profilo dimensionale e di posizionamento. La revoca può essere disposta anche senza un nuovo sopralluogo, qualora l'amministrazione abbia già accertato in precedenza le condizioni ostative alla permanenza del posteggio nella posizione originaria e l'operatore non abbia fornito elementi idonei a confutare tali accertamenti. Il termine di preavviso di 30 giorni per la revoca decorre dalla data di ritiro della comunicazione di avvio del procedimento da parte dell'interessato, a prescindere dal momento in cui la stessa gli è stata inviata.