Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34146 del 15 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34146PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il riconoscimento della continuazione tra più reati, anche in sede di esecuzione, richiede un'approfondita verifica della sussistenza di concreti indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché la prova che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali. Non è sufficiente, a tal fine, la mera presenza di taluno degli indici suindicati, se i successivi reati risultino comunque frutto di determinazione estemporanea. Il giudice dell'esecuzione deve pertanto motivare adeguatamente l'esclusione della continuazione, evidenziando la carenza di concreti elementi sintomatici dell'unicità del disegno criminoso, a fronte della mera tendenza del reo a reiterare reati. L'omesso esame di una memoria difensiva può essere dedotto in sede di legittimità come vizio di motivazione, purché si rappresenti puntualmente la concreta idoneità scardinante dei temi della memoria pretermessa rispetto alla pronuncia avversata, evidenziando il collegamento tra le difese della memoria e gli specifici profili di carenza, contraddittorietà o manifesta illogicità argomentativa della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenz - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/03/2020 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SIANI VINCENZO;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa il 10 marzo 2020, la Corte di appello di Catanzaro ha rigettato l'istanza formulata nell'interesse di (OMISSIS) di applica…

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