Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45375 del 13 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45375PEN

Massima

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Il giudice può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti di un soggetto sulla base di una valutazione complessiva della sua pericolosità sociale, desunta da precedenti condanne e provvedimenti cautelari per reati di droga, nonché dai suoi legami con associazioni criminali operanti sul territorio, senza che sia necessario accertare un suo diretto coinvolgimento in attività delittuose recenti o la sua partecipazione a specifici sodalizi criminali. La valutazione della pericolosità attuale del soggetto può fondarsi anche su condotte risalenti nel tempo, purché siano emerse in provvedimenti giurisdizionali e dimostrino il suo stabile inserimento in contesti delinquenziali. Il ruolo marginale svolto dal soggetto nelle attività criminali accertate non esclude la sua pericolosità sociale, ove emerga il suo coinvolgimento in un contesto di criminalità organizzata. Il giudice non è tenuto a motivare specificamente in ordine all'influenza che eventuali legami di parentela con esponenti di spicco della criminalità organizzata possano aver avuto sul ruolo ricoperto dal soggetto all'interno del sodalizio, essendo sufficiente l'accertamento di tali legami per desumerne la sua appartenenza all'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 177/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 11/02/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;
lette le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro che ha chiesto dichiarasi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 11.2.2014, la Corte di Appello di Napoli confermava il provvedimento emesso il 5.6.2013 con il quale il Tribunale della stessa sede, Sezione Misure di Prevenzione, aveva applicato a (OMISSIS) la …

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