Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32605 del 1 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32605PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La responsabilità penale dell'imputato può essere accertata sulla base di una prova indiziaria grave, precisa e concordante, purché il ragionamento probatorio del giudice di merito non risulti inficiato da manifeste illogicità e sia fondato su riferimenti individualizzanti e non su mere congetture. In particolare, la riconducibilità dell'utenza telefonica e degli accessi informatici all'imputato, unitamente alla compatibilità di tali elementi con la sua sfera personale e alla convergenza di altri indizi significativi, può costituire una prova indiziaria idonea a sostenere la sua responsabilità, in assenza di elementi concreti addotti dall'imputato per dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/09/2020 della Corte di Appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.<…

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