Cassazione penale Sez. II sentenza n. 716 del 9 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:716PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando un soggetto, mediante minaccia o violenza, costringe taluno a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, anche se tale atto rientra nell'adempimento di una obbligazione preesistente. Pertanto, la pretesa creditizia non esclude la configurabilità del reato di estorsione, qualora essa sia fatta valere con modalità costrittive e intimidatorie, tali da privare la vittima della libertà di autodeterminazione. L'aggravante della finalità di agevolare l'attività di associazioni di tipo mafioso si applica quando le minacce e le violenze siano espressione della forza intimidatrice del vincolo associativo e siano idonee a sfruttare la condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva. Ai fini della configurabilità del concorso nel reato di estorsione, è sufficiente il contributo morale o materiale di un soggetto diverso dal titolare del preteso diritto, anche se questi non abbia personalmente posto in essere le condotte minacciose o violente. Tuttavia, il giudice è tenuto a verificare la compatibilità temporale tra il periodo di detenzione di uno dei concorrenti e il momento in cui si assume sia intervenuto il suo contributo concorsuale, al fine di escludere la sua responsabilità laddove risulti impossibile il suo coinvolgimento materiale nei fatti contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. R - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. STEFANO FILIPPINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
uditi i difensori:
l'avvocato (OMISSIS), in qualita' di sost…

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