Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6750 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:6750SENT

Massima

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Il potere di autotutela decisoria della pubblica amministrazione, pur avendo come finalità il ripristino della legalità, costituisce una potestà discrezionale che deve contemperare la verifica di determinate condizioni previste dall'ordinamento, tra cui l'attualità di un interesse pubblico distinto ed ulteriore rispetto al mero ripristino della legalità violata, gli interessi di tutte le parti coinvolte e il tempo trascorso dalla determinazione viziata. L'esercizio di tale potere richiede non solo l'esistenza di un vizio dell'atto da rimuovere, ma anche la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione e la sua comparazione con gli interessi privati sacrificati, quando, per effetto del provvedimento reputato illegittimo, siano sorte posizioni giuridiche qualificate e consolidate nel tempo. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente annullare in autotutela un provvedimento di condono edilizio, anche a distanza di anni, qualora accerti la mendacità delle dichiarazioni rese dal privato in sede di domanda di condono, senza che ciò comporti la violazione del principio di affidamento, atteso che in materia di demolizione di immobili abusivi non è configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente, che il tempo non può, di per sé, legittimare in via di fatto. L'operato dell'amministrazione, in tali casi, risulta coerente con i criteri ermeneutici finalistico e sistematico, in quanto corrisponde al fine di legge di assicurare prontamente e tempestivamente il ripristino dell'interesse pubblico prioritario al corretto assetto urbanistico-edilizio del territorio violato dall'abuso, evitando il protrarsi di situazioni di incertezza tali che possano premiare e incentivare l'abusivismo, e esprime una presunzione relativa di non conformità urbanistico-edilizia dei lavori realizzati senza titolo, ponendo ragionevolmente a carico del soggetto che ha violato la legge e versa in una condizione illecita l'onere di attivarsi prontamente, anche nelle sedi giudiziarie, affinché sia dimostrato il contrario.

Sentenza completa

N. 04757/2013
REG.RIC.

N. 06750/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04757/2013 REG.RIC.

N. 00252/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sui ricorsi riuniti Rg. n.4757 del 2013 e Rg. n.252 del 2014 proposti dalla Carami Srl in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’avv. Riccardo Cirillo e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Cilea n.14;

contro

Comune di Melito di Napoli in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avv. Marcello Lala e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Leopardi n.132;

per l'annullamento

quanto al ricorso n.4757 del 2013:

dei provvedimenti nn.14817, 14820, 14821, 14822, 14823, 14824 e 14825 del 5/7/2013 di annullamento dei P…

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