Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45400 del 7 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45400PEN

Massima

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Il delitto di invasione di edifici pubblici o destinati ad uso pubblico, previsto dall'art. 639-bis c.p., è procedibile d'ufficio, a prescindere dalla presentazione di querela da parte del soggetto offeso. Ciò in quanto tali beni, in ragione della loro natura pubblica o della loro destinazione all'uso pubblico, sono ritenuti meritevoli di una tutela penale rinforzata, che non può essere rimessa alla sola volontà del privato. Pertanto, la remissione di querela da parte del rappresentante dell'ente pubblico proprietario o gestore dell'edificio invaso non è idonea a determinare l'estinzione del reato, essendo necessario il previo esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero. La nozione di "edificio pubblico o destinato ad uso pubblico" ai fini della procedibilità d'ufficio deve essere interpretata in senso ampio, ricomprendendo non solo i beni demaniali o facenti parte del patrimonio indisponibile degli enti pubblici, ma anche quelli appartenenti a privati e concretamente utilizzati per finalità di pubblico interesse, come nel caso di una scuola media. In tali ipotesi, l'ordinamento penale intende assicurare una più incisiva tutela del bene giuridico protetto, rappresentato dall'inviolabilità e dalla libera fruizione dei luoghi pubblici o destinati all'uso pubblico, a prescindere dalla volontà del singolo titolare o gestore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
contro la sentenza del Giudice di Pace di Bergamo dell'11.7.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il PM, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'annullamento della sentenza con rinvio al Giudice di …

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