Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 616 del 2013

ECLI:IT:TARBAS:2013:616SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può legittimamente modificare la destinazione urbanistica di un'area, anche in senso più restrittivo, qualora tale modifica sia giustificata dall'esigenza di salvaguardare il pregio storico-architettonico del contesto urbano, senza che ciò comporti una violazione dei principi di certezza del diritto, affidamento e divieto di retroattività, né una disparità di trattamento rispetto a precedenti interventi edilizi realizzati in base alla previgente disciplina. Infatti, la nuova normativa urbanistica, pur limitando le possibilità di trasformazione edilizia, consente comunque interventi di ristrutturazione e risanamento conservativo coerenti con le caratteristiche storiche degli immobili, senza pregiudicare la realizzazione di progetti di ricostruzione post-sismica già approvati, i quali possono essere adeguati alla nuova disciplina senza determinare l'esclusione dai relativi finanziamenti. Il Comune, pertanto, nell'esercizio del proprio potere di pianificazione urbanistica, può legittimamente rivedere le precedenti scelte di zonizzazione, anche in senso più restrittivo, qualora ciò sia giustificato dall'esigenza di tutelare il patrimonio storico-architettonico del territorio, senza che tale modifica possa essere considerata in contrasto con i principi di certezza del diritto, affidamento e divieto di retroattività, né determinare una disparità di trattamento rispetto a precedenti interventi edilizi, purché la nuova disciplina consenta comunque la realizzazione di interventi edilizi coerenti con le caratteristiche storiche degli immobili e non pregiudichi la concreta attuazione di progetti di ricostruzione post-sismica già approvati.

Sentenza completa

N. 00259/2012
REG.RIC.

N. 00616/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00259/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 259 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis))’Erba, come da mandato in calce al ricorso, con domicilio eletto in Potenza Via Ponte Nove Luci n. 10 presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

contro

Comune di Venosa, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), come da mandato a margine della memoria di costituzione ed in virtù della Del. G.M. n. 241 del 27.12.2012, con domicilio eletto, ai sensi dell’art. 25, comma 1, Cod. Proc. Amm., in Potenza presso la Segreteria di questo Tribunale;

per l'annullamento

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