Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 11343 del 14 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11343PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies della Legge n. 356 del 1992 può essere disposto anche in assenza di un diretto nesso di pertinenzialità tra i beni e il reato contestato all'indagato, purché sussista una sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, tale da far presumere la provenienza illecita dei beni stessi. L'onere di giustificare la legittima provenienza dei beni grava sul soggetto colpito dalla misura cautelare reale, il quale deve fornire elementi concreti e specifici idonei a dimostrare l'origine lecita della provvista utilizzata per gli acquisti, senza che ciò si traduca in una probatio diabolica. Il giudice, nel valutare la fondatezza delle giustificazioni addotte, deve applicare il principio del libero convincimento, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto emersi, comprese le risultanze di eventuali accertamenti svolti dalla polizia giudiziaria, senza essere vincolato a rigidi schemi probatori. La sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, unitamente all'assenza di idonea giustificazione della legittima provenienza dei beni, costituisce un indizio sufficiente per disporre il sequestro preventivo, ferma restando la necessità di una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BATTISTI Mariano - Presidente

Dott. MARINI Lionello - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. VA., N. IL (OMESSO);

2) SA. MA., N. IL (OMESSO);

3) DE. AN. GI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 21/11/2006 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVARESE FRANCESCO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. SALZANO Francesco, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il G.i.p. del Tribunale di Roma…

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