La querela per reati perseguibili a querela della persona offesa è valida anche se la sottoscrizione del querelante non è autenticata dal difensore, purché la nomina di quest'ultimo sia contestuale e allegata all'atto di querela, in quanto l'autenticazione del difensore si riferisce anche alla sottoscrizione del querelante. Inoltre, la contestualità dell'autenticazione del difensore rispetto alla sottoscrizione del querelante non costituisce condizione di validità della querela. Ai fini dell'affermazione di responsabilità penale, il giudice può fondare il proprio convincimento sulle dichiarazioni della persona offesa, se adeguatamente riscontrate da altri elementi probatori, come la documentazione medica e le deposizioni testimoniali, anche quando queste ultime siano in contrasto con quelle a discarico, purché tale prevalenza sia congruamente motivata, ad esempio in ragione della maggiore prossimità temporale dei testi di accusa rispetto all'evento.