Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36632 del 21 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36632PEN

Massima

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Il possesso di sostanza stupefacente ai fini di cessione a terzi integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990, anche in assenza di accertamento del principio attivo, in quanto la punibilità del fatto non dipende dalla verifica del superamento della "soglia drogante", essendo sufficiente che la sostanza sia idonea a mettere in pericolo i beni tutelati dalla norma, quali la salute pubblica, la sicurezza e l'ordine pubblico. Il giudice può desumere la natura stupefacente della sostanza da altri elementi probatori, quali le ammissioni dell'imputato, le dichiarazioni testimoniali e gli accertamenti di polizia, senza necessità di perizia tossicologica. Nell'individuazione del trattamento sanzionatorio, il giudice gode di un potere discrezionale che deve essere esercitato in modo opportuno ed equilibrato, tenendo conto delle circostanze del caso concreto e delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. FOTI G. - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1867/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 16/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1 - …

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