La valutazione di incidenza ambientale ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 costituisce un mezzo preventivo di tutela dell'ambiente, che deve essere effettuata prima dell'approvazione di un progetto ricadente in un sito di interesse comunitario (SIC) o in una zona di protezione speciale (ZPS), al fine di verificare i possibili effetti negativi dell'opera sull'equilibrio dell'ecosistema protetto, indipendentemente dalla conformità urbanistica della stessa. L'amministrazione comunale, pertanto, è tenuta a revocare in autotutela una concessione edilizia precedentemente rilasciata, qualora accerti che l'opera insiste su un'area individuata come SIC o ZPS e non sia stata previamente effettuata la valutazione di incidenza ambientale, anche in presenza di un successivo strumento urbanistico che prescriva l'inedificabilità assoluta di tali aree nelle more dello studio di valutazione di incidenza. L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento di revoca non sussiste in tali casi, in quanto l'atto è dovuto e non vi è spazio per utili difese da parte del destinatario. Inoltre, il decorso del tempo dalla data di rilascio della concessione non osta alla legittimità della revoca, atteso che l'interesse pubblico alla tutela ambientale può ritenersi in re ipsa e prevalente rispetto all'interesse del privato alla conservazione del titolo edilizio.