Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9719 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9719PEN

Massima

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Il reato di falso ideologico in atto pubblico è configurabile non solo in relazione a documenti destinati ad assolvere una funzione attestativa o probatoria esterna, con riflessi diretti e immediati nei rapporti tra privati e P.A., ma anche in relazione a atti interni, destinati a inserirsi nel procedimento amministrativo, offrendo un contributo di conoscenza o di valutazione, o a collocarsi nel contesto di una complessa sequela procedimentale, ponendosi come necessario presupposto di momenti procedurali successivi. Pertanto, la falsificazione di un registro interno detenuto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, contenente la prima annotazione numerica e cronologica di atti amministrativi, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla mancata destinazione esterna di tale documento. Ciò in quanto l'atto interno, pur privo di efficacia esterna, è comunque rilevante ai fini della regolarità degli adempimenti procedimentali e della documentazione della sequenza degli atti amministrativi, rientrando nell'ambito delle attribuzioni del pubblico ufficiale. La pronuncia di assoluzione per prescrizione, in tali casi, non esclude la rilevanza penale del fatto, ma impedisce soltanto l'accertamento definitivo della responsabilità dell'imputato, in assenza di una valutazione ponderata delle risultanze probatorie che consenta di affermare con certezza l'esistenza del reato e la sua attribuibilità all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/04/2017 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BELMONTE MARIA TERESA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DALL'OLIO MARCO che ha concluso per l'inammissibilita';
LA DIFESA DI PARTE CIVILE DEPOSITA CONCLUSIONI CON NOTA SPESE IN CALCE E SI RIPORTA ALLE CONCLUSIONI;
L'AVV.TO (O…

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