Cassazione penale Sez. V sentenza n. 53212 del 27 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53212PEN

Massima

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La circostanza aggravante della destrezza nel reato di furto sussiste quando l'agente abbia posto in essere, prima o durante l'impossessamento del bene mobile altrui, una condotta caratterizzata da particolari abilità, astuzia o avvedutezza, idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del detentore sulla "res". Non è sufficiente che l'agente si limiti ad approfittare di situazioni, non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore medesimo. La destrezza, pertanto, si configura come un elemento specializzante della ordinaria condotta furtiva, il cui nucleo essenziale va individuato in una particolare capacità operativa, superiore a quella da impiegare per perpetrare il furto, nel distogliere o allentare la vigilanza sui propri beni, esercitata dal detentore. Affinché l'aggravante possa ritenersi integrata, è necessario che l'agente abbia posto in essere una condotta connotata da una speciale abilità, astuzia o avvedutezza, idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del detentore, non essendo sufficiente il mero approfittamento di situazioni di disattenzione o di momentaneo allontanamento del medesimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/10/2016 del TRIBUNALE di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SALZANO FRANCESCO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.Con la sentenza impugnata, emessa il 20 ottobre 2016, il tribunale di Milan…

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